MEDIAPATIA

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Uscita di "MediaPatia" di Giorgio Viali: Un Viaggio Sperimentale tra Media e Corpo Sociale

Il 22 febbraio 2025 segna un momento significativo nel panorama dell'arte contemporanea con la pubblicazione di "MediaPatia", il nuovo libro di Giorgio Viali, che raccoglie e approfondisce la sua performance omonima, "Media Performance Precaria". Quest'opera unica si propone di esplorare il complesso e spesso conflittuale rapporto tra media, società e desideri umani, in un'epoca in cui la libido e la libidocrazia permeano ogni aspetto della vita quotidiana.

Nell'attuale contesto di precarietà sociale e lavorativa, Viali mette in luce la figura del sex worker e del sex performer, che emergono come protagonisti di una narrazione contemporanea in cui piattaforme come OnlyFans e social media come Instagram e TikTok giocano un ruolo cruciale. La sua opera si fa portavoce di una rielaborazione mitologica del dramma di Euridice e Orfeo, trasformando storie in un moderno fotoromanzo che sfida le norme sociali e il patriarcato.

"MediaPatia" è caratterizzato da una struttura innovativa, che si sviluppa attraverso fotogrammi e mediagrammi, dando vita a un biofilm ibrido. Qui, la psicoanalisi e la psicopatologia si intrecciano con filosofia e psicodramma, creando un tessuto narrativo ricco e complesso. La produzione cinematografica di Viali, spesso a zero budget, si distingue per la sua audacia e per l'uso di tecniche innovative come la videoarte performativa e le finzioni urbane.

In questo contesto, l'autore si configura non solo come fotografo e filmmaker, ma anche come sceneggiatore, riflettendo le tensioni tra femminismo, maschilismo e marxismo, e proponendo un nuovo situazionismo urbano. "MediaPatia" si trasforma così in un monologo collettivo, un'ibridazione di stili e linguaggi che sfida le convenzioni del mainstream sociologico.

Le immagini e i video di Viali non sono semplici opere d'arte, ma confessioni del corpo sociale, una lavandaria di emozioni e relazioni che si intrecciano in un dramma contemporaneo. L'autore invita il lettore a riflettere su cosa significhi far parte di una mediametropoli, sottolineando come ogni azione, per quanto piccola, possa avere un impatto significativo.

Attraverso "MediaPatia", Viali ci conduce in un viaggio di esplorazione delle ibridazioni delle identità e delle relazioni nel nostro tempo, offrendo uno sguardo critico sull'ontologia visiva della nostra epoca. Con un occhio rivolto alle esperienze di Venezia82 e alle mostre di cinema, l'opera si presenta come un manifesto di una nuova era di esplorazione artistica e sociale.

In conclusione, "MediaPatia" di Giorgio Viali è un invito a immergersi in un mondo in continua mutazione, dove l'arte si fa strumento di riflessione e critica sociale, aprendo la strada a un Antistato e a un Mercato Nero per corpi, emozioni e patologie innestate. Non perdere l'occasione di scoprire questa opera che promette di ridisegnare il nostro modo di percepire il mondo contemporaneo.


Release of "MediaPatia" by Giorgio Viali: An Experimental Journey Between Media and Social Body

February 22, 2025 marks a significant moment in the contemporary art scene with the publication of "MediaPatia," the new book by Giorgio Viali, which collects and deepens his eponymous performance, "Media Performance Precaria." This unique work aims to explore the complex and often conflicting relationship between media, society, and human desires in an era where libido and libidocracy permeate every aspect of daily life.

In the current context of social and labor precariousness, Viali highlights the figure of the sex worker and sex performer, who emerge as protagonists of a contemporary narrative in which platforms like OnlyFans and social media like Instagram and TikTok play a crucial role. His work serves as a voice for a mythological reworking of the drama of Eurydice and Orpheus, transforming stories into a modern photo-novel that challenges social norms and patriarchy.

"MediaPatia" is characterized by an innovative structure that unfolds through frames and mediagrams, giving life to a hybrid biofilm. Here, psychoanalysis and psychopathology intertwine with philosophy and psychodrama, creating a rich and complex narrative fabric. Viali's filmmaking, often on a zero budget, stands out for its boldness and the use of innovative techniques such as performative video art and urban fictions.

In this context, the author positions himself not only as a photographer and filmmaker but also as a screenwriter, reflecting the tensions between feminism, machismo, and Marxism, and proposing a new urban situationism. "MediaPatia" thus transforms into a collective monologue, a hybridization of styles and languages that challenges the conventions of mainstream sociology.

The images and videos of Viali are not mere works of art but confessions of the social body, a laundry of emotions and relationships intertwined in a contemporary drama. The author invites the reader to reflect on what it means to be part of a media metropolis, emphasizing how every action, no matter how small, can have a significant impact.

Through "MediaPatia," Viali takes us on a journey to explore the hybridizations of identities and relationships in our time, offering a critical gaze on the visual ontology of our era. With an eye turned to the experiences of Venice82 and cinema exhibitions, the work presents itself as a manifesto for a new era of artistic and social exploration.

In conclusion, "MediaPatia" by Giorgio Viali is an invitation to immerse oneself in a world in constant flux, where art becomes a tool for reflection and social critique, paving the way for an Antistate and a Black Market for bodies, emotions, and grafted pathologies. Don’t miss the opportunity to discover this work that promises to reshape our perception of the contemporary world.

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LIBIDOCRAZIA

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WARNING: THIS TEXT IS COMPLETELY INVENTED. THIS TEXT IS A WORK OF FICTION. THIS TEXT CONTAINS DISTOPIC AND IMMORAL ELEMENTS. IT IS AN ATTEMPT TO IMAGINE A COMPLEX FUTURE. THIS TEXT IS INTENDED FOR A DISTOPIC SCREENPLAY.

AVVERTENZA: QUESTO TESTO È TOTALMENTE INVENTATO. QUESTO TESTO È UN'OPERA DI FINZIONE. QUESTO TESTO PRESENTA ELEMENTI DISTOPICI E IMMORALI. SI TRATTA DI UN TENTATIVO DI IMMAGINARE UN FUTURO COMPLESSO. QUESTO TESTO È DESTINATO A UNA SCENEGGIATURA DISTOPICA.

LIBIDOCRAZIA

TESTO IBRIDO: GIORGIO VIALI

DATA: 01 FEBBRAIO 2025

MEDIAGRAMMI E MINUSCOLA PRO

In un futuro prossimo, dominato dalla cultura dei social media e dalla ricerca ossessiva di approvazione, una nuova aberrazione si afferma: la Libidocrazia. Come un tempo i tatuaggi e i piercing, inizialmente stigmatizzati, sono diventati status symbol, così lo stupro si trasforma in un rituale di iniziazione, un marchio di appartenenza a un'esclusiva élite sociale.

Il mantra "Senza essere stata stuprata non puoi apprezzare il sesso" permea la società, rendendo l'esperienza della violenza sessuale un requisito per l'accettazione sociale. Un fiorente mercato si sviluppa attorno a questa perversa richiesta: uomini che offrono servizi di stupro "certificati", con diverse opzioni e livelli di intensità, documentati fotograficamente e video-registrati.

Orfeo, il nostro protagonista, è un "gestore di servizi di stupro" di successo. Offre pacchetti personalizzabili, garantendo varietà di location e tipologie di violenza, sempre con l'obiettivo di lasciare segni visibili, quasi come tatuaggi, in linea con l'ossessione estetica della società. Lo stupro di base include un'ora di violenza in una stanza insonorizzata, ma la personalizzazione è ampia, seguendo le tendenze di un mercato in continua evoluzione.

La banalizzazione della violenza sessuale è completa: rifarsi il seno o le labbra è meno rilevante che ottenere la "certificazione" dello stupro. Si tratta, nella logica distorta della Libidocrazia, di una forma di body marking, un'espressione di sé in linea con la ricerca di sensazioni forti ("sensation seekers"). È un paradosso: un atto di violenza che viene percepito come un modo per affermare la propria unicità, una ribellione contro la definizione imposta dalle relazioni sociali.

Tuttavia, la Libidocrazia non è statica. Orfeo si trova a fronteggiare una nuova sfida: l'evoluzione dello stupro verso una dimensione psicologica, con traumi invisibili ma altrettanto devastanti. I segni fisici lasciano spazio a quelli psicologici, aprendo la strada a nuovi attori e forme di abuso nel mercato del "Servizio Certificato". L'entropia regna sovrana, trasformando anche la violenza in un prodotto sempre più raffinato e complesso, che continua a soddisfare la sete di distinzione di una società alienata e ossessionata dall'approvazione dei social media.

LIBIDOCRAZY

The term "libidocracy" is a neologism that combines the concepts of "libido" (the psychic energy associated with desires and sexual impulses) and "cracy" (a form of government or power). Although it is not yet widely accepted in academic language, this term is often used in sociological contexts to describe a society in which sexual desire, the pursuit of pleasure, and sexual attraction play a central and pervasive role in social and political dynamics.

From this perspective, "libidocracy" can represent a kind of "social performance" of sexual impulses and desires, where these factors significantly influence interpersonal relationships, decision-making processes, and power structures within society. It can be seen as an evolution of human interactions, in which the expression and satisfaction of sexual desires become increasingly central and prominent, reflecting an objectification of the body and sexuality in contemporary and future society.

This perspective suggests that sexuality and erotic desires exert an increasingly pervasive influence on social, political, and economic dynamics, shaping relationships, choices, and power hierarchies within society. "Libidocracy" can therefore be interpreted as an emerging trend in which sex and sexual attraction assume a crucial role in the organization and management of social life, a sort of "sexualization" of interactions and power structures.

This evolution may have significant implications for understanding the ongoing social, cultural, and political changes, highlighting the growing importance of the sexual sphere and desires in determining dynamics and relationships within contemporary society.

We are in a not-too-distant future, where society is increasingly dominated by the dynamics imposed by social media. In this context, a new fashion emerges that establishes itself as a discriminating custom, defining who is fashionable and who is not. As happened with tattoos and piercings, initially considered negatively and then becoming true status symbols, in this future a new trend also develops.

At the center of this new "libidocracy" is being a victim of rape. A new mantra states that "Without being raped, you cannot appreciate sex," relegating women to a sort of social categorization based on the experience of rape. Thus, having suffered sexual violence becomes an essential element to be part of a particular social class.

In this scenario, a real market of "certified rapists" develops, like the protagonist Orfeo, who offer their "service" to women who demand it. Rape becomes an object of desire, programmed and purchased, with photographic and video certification to guarantee the act.

Physical violence is limited, but must still leave visible marks, almost like a form of body marking, similar to tattoos. This is because rape, like a tattoo, enters the psychological sphere of body modifications, becoming one of the typical characteristics of contemporary society, favored by the media.

Women seek rape as a way to feel their own body, in line with the theory of "sensation seekers." Rape becomes a form of expression, a way to tell one's uniqueness and one's story, just like a tattoo. However, in some cases, this search can hide a deeper psychological pain, an attempt to triumph over one's own body.

Finally, the dynamic evolves, shifting from a purely physical component to a more psychological one. Orfeo must confront this new market demand, with new service providers entering the scene, in a context where entropy reigns supreme even in the world of social media.

Siamo in un futuro non troppo lontano, in cui la società è sempre più dominata dalle dinamiche imposte dai social media. In questo contesto, emerge una nuova moda che si afferma come usanza discriminante, definendo chi è alla moda e chi non lo è. Come è accaduto con tatuaggi e piercing, inizialmente considerati negativamente e poi diventati veri e propri status symbol, anche in questo futuro si sviluppa una nuova tendenza.

Al centro di questa nuova "libidocrazia" c'è l'essere stata vittima di stupro. Un nuovo mantra afferma che "Senza essere stata stuprata non puoi apprezzare il sesso", relegando le donne a una sorta di categorizzazione sociale in base all'esperienza dello stupro. Così, l'aver subito violenze sessuali diventa elemento essenziale per far parte di una determinata classe sociale.

In questo scenario, si sviluppa un vero e proprio mercato di "stupratori certificati", come il protagonista Orfeo, che offrono il loro "servizio" a donne che lo richiedono. Lo stupro diventa un oggetto del desiderio, programmato e acquistato, con tanto di certificazione fotografica e video a garanzia dell'avvenuto atto.

La violenza fisica è limitata, ma deve comunque lasciare segni visibili, quasi come una forma di body marking, simile ai tatuaggi. Questo perché lo stupro, come il tatuaggio, entra nella sfera psicologica delle modificazioni del corpo, diventando una delle caratteristiche tipiche della società contemporanea, favorita dai media.

Le donne cercano lo stupro come modo per sentire il proprio corpo, in linea con la teoria dei "sensation seekers". Lo stupro diventa una forma di espressione, di racconto della propria unicità e della propria storia, così come il tatuaggio. Tuttavia, in alcuni casi, questa ricerca può nascondere un dolore psichico più profondo, un tentativo di trionfare sul proprio corpo.

Infine, la dinamica evolve, spostandosi da una componente puramente fisica a una più psicologica. Orfeo deve confrontarsi con questa nuova richiesta del mercato, con nuovi fornitori di servizi che entrano in scena, in un contesto in cui l'entropia regna sovrana anche nel mondo dei social media.

WARNING: THIS TEXT IS COMPLETELY INVENTED. THIS TEXT IS A WORK OF FICTION. THIS TEXT CONTAINS DISTOPIC AND IMMORAL ELEMENTS. IT IS AN ATTEMPT TO IMAGINE A COMPLEX FUTURE. THIS TEXT IS INTENDED FOR A DISTOPIC SCREENPLAY.

LIBIDOCRAZIA

TESTO IBRIDO: GIORGIO VIALI DATA: 01 FEBBRAIO 2025 MEDIAGRAMMI E MINUSCOLA PRO LIBIDO #LIBIDOCRAZIA #LIBIDOCRAZY #MINUSCOLAPRO #MEDIAGRAMMI

AVVERTENZA: QUESTO TESTO È TOTALMENTE INVENTATO. QUESTO TESTO È UN'OPERA DI FINZIONE. QUESTO TESTO PRESENTA ELEMENTI DISTOPICI E IMMORALI. SI TRATTA DI UN TENTATIVO DI IMMAGINARE UN FUTURO COMPLESSO. QUESTO TESTO È DESTINATO A UNA SCENEGGIATURA DISTOPICA.